Calatabiano: “pennelli” da tutta la Sicilia per l’Estemporanea 2018

Il concorso pittorico del Comune etneo, giunto alla ventesima edizione, ha registrato la partecipazione e la vittoria di artisti provenienti da diversi centri dell’isola. Ma importanti riconoscimenti sono andati anche ai giovani talenti locali Damiano Marra e Giuseppe Calabrò.

Calatabiano: “pennelli” da tutta la Sicilia per l’Estemporanea 2018
Tra gli appuntamenti canonici del Maggio Calatabianese, mese in cui la cittadina etnea festeggia solennemente il santo compatrono e protettore Filippo Siriaco e celebra la sua prelibata nespola attraverso una caratteristica sagra, vi è l’estemporanea di pittura intitolata “Calatabiano: Storia, Tradizioni e Natura”, giunta quest’anno alla ventesima edizione, organizzata dalla Pro Loco e dall’associazione “Atelier delle Culture”.

Qualche sera fa ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del concorso pittorico, che ha visto trionfare l’artista messinese Angelo Ielo, seguito al secondo ed al terzo posto rispettivamente da Manolo Coco, di Viagrande, e Fausto Rizzo, di San Cataldo (Caltanissetta). La provenienza dei premiati conferma la notorietà regionale che ha ormai acquisito l’estemporanea calatabianese.

Ma importanti risultati sono stati conseguiti anche dai calatabianesi Giuseppe Calabrò, destinatario della segnalazione speciale dell’“Atelier delle Culture”, e Damiano Marra, premiato unico della sezione “Giovani Talenti”. Per quest’ultimo si è trattato di un significativo riconoscimento tributatogli stavolta dalla sua comunità, dopo i tanti da lui ricevuti in diversi Comuni siciliani e non, cui spesso, in questi anni, ha dedicato i suoi coloratissimi dipinti in stile naïf.

«L’elaborato che mi ha fatto meritare questo primo premio assoluto nella categoria riservata ai giovani – spiega Damiano Marra – prende spunto da un quadro settecentesco del pittore messinese Tuccari, conservato presso la nostra chiesa Gesù e Maria, raffigurante la Madonna della Lettera, San Giorgio e San Filippo Siriaco che discutono tra loro. E’ sicuramente il dipinto più importante esistente a Calatabiano perché riunisce in un’unica tela il nostro patrono, il nostro protettore e la Madonna della Lettera, patrona di Messina in quanto anticamente la parrocchia calatabianese rientrava nella diocesi peloritana. Ho quindi personalizzando il tutto inserendovi scorci e simboli di Calatabiano ed i colori che accompagnano il culto di San Filippo».

Rodolfo Amodeo

FOTO PRINCIPALE: le premiazioni di (da sinistra) Damiano Marra e Giuseppe Calabrò

FONTE ORIGINALE: Gazzettinonline, Rodolfo Amodeo, 30 maggio 2018

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