MAGNITUDO 3.1. Trema ancora la terra sull’Etna nessun danno

CATANIA. Ancora una scossa di terremoto nell’area sud-orientale dell’Etna, dove la terra ha tremato alle 19,17 di ieri. L’epicentro del sisma, di magnitudo 3.1, è stato localizzato un chilometro a est dell’abitato di Fleri. Molto superficiale, anche questa volta, l’ipocentro: appena 500 metri di profondità. Nessun danno alle persone o alle cose, ma tanta paura tra gli abitanti di Fleri, Acireale, Zafferana, Viagrande, Santa Venerina. E’ la terza volta che la terra trema nella fascia a monte dell’Acese negli ultimi 11 giorni (9 le scosse precedenti). «Questi fenomeni – ribadisce Domenico Patanè, direttore della sezione catanese dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – sono legati alla fase di ricarica dell’Etna. Si tratta di microsismi superficiali che si concentrano lungo le faglie che compongono la struttura tettonica del vulcano, faglie in tensione a causa del rigonfiamento determinato dall’intrusione magmatica cominciata lo scorso anno. A livello vulcanico, continuiamo a registrare eventi esplosivi all’interno della Bocca Nuova che dal 25 agosto ha dato vita a 18 fasi acute con breve emissione di cenere nell’atmosfera.
Un incremento evidente lo troviamo anche nei valori dell’anidride solforosa. L’intero edificio appare sotto stress, ma è presto per dire se, come e quando l’Etna darà vita a una nuova eruzione. L’innesco della risalita del magma può venire solo da un evento di un certo rilievo. Fino ad allora continueremo ad assistere a superficiali terremoti di bassa energia proprio come questi ultimi
».

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