Novanta minuti per un «noi»

Viagrande. Discussione infinita in Consiglio per un chiarimento.

Si continua a non registrare i lavori del consiglio comunale, e quando nascono diatribe fra i vari consiglieri, all’atto di approvare i verbali delle varie sedute, i tempi si dilatano come è avvenuto, nell’ultima seduta di Consiglio, quando ci son voluti oltre 90 minuti per giungere ad un accordo su una frase pronunciata dal sindaco Vera Cavallaro (l’argomento verteva sui professionisti che stanno lavorando sui piani particolareggiati) che aveva suscitato la reazione e l’abbandono dei lavori del consigliere di opposizione Salvatore Gambino.
Ricostruiamo i fatti. In consiglio comunale veniva affrontato l’argomento relativo ai piani particolareggiati (leggi ulteriori costruzioni e ulteriori progetti da affidare ai tecnici del settore) e il consigliere Gambino chiedeva come mai i professionisti che stanno lavorando ai piani particolareggiati non fossero stati invitati ad un confronto con il consiglio comunale. Il sindaco Vera Cavallaro aveva risposto che i professionisti l’incarico lo avevano ottenuto in quanto vincitori di una ben precisa gara di appalto e non dietro incarico dell’amministrazione comunale e pertanto non aveva ritenuto opportuno invitarli, concludendo l’intervento con la frase «Anche perché noi non abbiamo nessun interesse, noi». Gambino si era sentito offeso e aveva abbandonato l’aula come se la frase detta dal sindaco fosse stata rivolta all’opposizione. Fra l’altro – e qui ci sarebbe voluta la penna del buon Martoglio – Gambino ha sottolineato come il “noi” che concludeva la frase del sindaco Cavallaro era “punteggiato” con un esclamativo. Insomma per farla breve, dopo circa 90’ di discussioni (c’è stata persino una sospensione dei lavori chiesta ed accordata all’opposizione e negata in un primo momento alla maggioranza), l’argomento si concludeva con il chiarimento del sindaco: «Il noi non abbiamo nessun interesse – chiariva il sindaco – era rivolto all’intero consiglio comunale».
Quello stesso consiglio comunale (oltre ad assessori, funzionari e tecnici presenti, per un totale di 23 persone) – aggiungiamo noi – che per 90’ hanno dovuto assistere al dibattito sull’argomento. Un po’ troppo per chiarire un principio di lana caprina.
Dimenticavamo: gli altri 2 punti all’odg (istituzione consulta pari opportunità, approvata all’unanimità e risposte alle interrogazioni), sono stati licenziati in circa 10’. Con buona pace di tutti.

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 10 maggio 2010)

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