Non sono stato attaccato dalla stampa

Antonino BilloneCiao a tutti in particolare a Mario Macrì.

Ciao Ciccio.
Mi sembra imprecisato ciò che hai descritto riguardo la seduta del consiglio comunale del 31 luglio.
Innanzi tutto, la lettera è stata indirizzata al Presidente del Consiglio, ai sig.ri Consiglieri, senza alcuna distinzione di gruppo e al Segretario Comunale ma, visto che l’ho depositata agli atti è un documento pubblico e chiunque lo può visionare.
Non ho citato l’ora della prima seduta, per la quale devo dirvi grazie di aver consentito il numero legale, dalle 19:00 alle 19:15 ora del mio arrivo.
Devo esser sincero non sapevo assolutamente, che avevate dichiarato, che in futuro non avreste garantito mai più il numero legale, dichiarazioni che ho appreso proprio nel consiglio in oggetto, dal vostro capogruppo.
Non ho assolutamente scritto di essere stato attaccato dalla stampa ma, ho fatto notare che nella seduta del 16 luglio scorso, alle 20:00 in punto, quando voi avete fatto chiamare l’appello, risultavo assente come altri due consiglieri tra cui uno del vostro gruppo. Essendo stato rintracciato qualche minuto prima, nonostante stavo male ho tentato di fare il mio dovere, accingendomi alle 20:07 presso l’aula consiliare ma, vedevo uscire un consigliere del mio gruppo arrivato qualche minuto prima, forse alle 20:03 o 04, abbastanza adirato per l’accaduto, cioè che per quei pochissimi minuti avevate fatto slittare il consiglio, come da regolamento, ma per vostra scelta, in seconda seduta cioè alle 21:00 ove ovviamente ero presente. Per cui, avendo la stampa scritto di essere stato ritardatario ho sottolineato che ero assente, altrimenti non sarebbe slittata la seduta, nell’ora successiva, ed ho fatto notare, che sé di ritardo si trattava avrei gradito scrivesse anche l’ora d’arrivo.
Non ho accusato la minoranza di non avere buonsenso per non avermi aspettato, ma ho chiesto al presidente ed al consiglio in toto, di rivedere le norme applicando un po’ di coscienza cioè una piccola e quantizzata tolleranza, come per altro praticata in tutti gli uffici pubblici e privati, per legge dello Stato, precisando che la maggior parte dei consigli comunali, Provinciali e Regionali d’Italia iniziano in ritardo per diversi motivi.
Ho precisato che, quando un consigliere viene eletto in un consiglio comunale, agisce senza nessun vincolo di mandato, cioè che ognuno deve mantenere un atteggiamento responsabile, garantendo la presenza ai lavori dell’aula, come recitano gli art. 9 e 17 dello statuto comunale e art. 42 del regolamento, quindi contribuendo alla formazione del numero legale. Ma visto che parli di regole, non è scritto da nessuna parte, neanche nella Costituzione Italiana che i consiglieri o deputati di maggioranza devono garantire il numero legale, essendo invece, per scelta politica, una facoltà della minoranza.
Voi vi appellate invece al fatto, che all’ora della convocazione inizia la seduta, e volete che all’ora in punto, tutti quelli della maggioranza devono obbligatoriamente essere presenti, infischiandovene altamente di chi può star male, di chi ha problemi a casa, ho di chi per un contrattempo arriva magari 4 o 7 minuti dopo.
Ho ricordato che anche le commissioni comunali, sono disciplinate dallo stesso regolamento e che invece, voi qui non mi sembra proprio che siete stati puntuali, ma ovviamente la stampa non può sapere o essere presente in tutto.
Sono punti di vista differenti, che ognuno a proprie vedute può esporre pubblicamente in aula consiliare senza per questo attaccare o essere attaccati. Quando ci sono momenti particolari ed importanti dove si discutono scelte diverse, allora sì che per dialettica politica ci si può avvalere di una norma, come forma di protesta, tentando di bloccare i lavori e far capire che si è contrari, ma quando invece, si deve votare un solo punto all’O.d.G. che serve ai lavori stessi del consiglio appena eletto, giustamente, una persona responsabile deve rammaricarsi.
Ti ricordo comunque, visto che non garantirete in futuro il numero legale, di sperare e pregare che nessuno della maggioranza, abbia mai la febbre o dei problemi gravissimi che lo costringano ad assentarsi, altrimenti è sicuro, che le sedute saranno rinviate, dove poi ne basteranno sei della maggioranza.
Comunque non credo di aver mancato di rispetto, né tantomeno di aver attaccato nessuno ma ho precisato, che le norme devono essere interpretate equamente.

Saluti
Nino Billone

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