Seicento giorni per riavere villa Partanna

La struttura ospiterà eventi culturaliViagrande. Sono iniziati i lavori di ristrutturazione del fabbricato che risale al 1700

Sono iniziati – da qualche giorno – i lavori di messa in sicurezza relativi alla villa dei Principi Turrisi Grifeo Partanna (costruita agli inizi del 1700) e acquistata dal Comune di Viagrande negli anni ’90, grazie ad un finanziamento regionale ottenuto dall’amministrazione guidata dall’allora sindaco Corsaro Boccadifuoco. La villa patrizia sorge su via Garibaldi, in una zona una volta riservata a ville di questo tipo (Villa Carcaci, Majorana, Rejna, Modica, etc.), oggi purtroppo invasa da centinaia di costruzioni d’altro tipo.
Il progetto di messa in sicurezza, redatto dall’arch. Daniela Giuliano, dall’ing. Salvatore Palumbo, dal geom. Antonino Puglisi, dal dott. Emanuele Sapienza e per le strutture dall’ing. Vincenzo Salinitri è stato finanziato per un importo di 1.140.000 euro, la relativa gara è stata aggiudicata e prevede “il ripristino e il miglioramento delle condizioni statiche e funzionali dell’antico palazzo, mantenendo la destinazione d’uso originaria, attraverso la realizzazione di alcuni interventi” così come è riportato nel verbale redatto in sede di conferenza dei servizi.
L’intervento – assai opportuno – va accreditato alla Protezione Civile ed è stato richiesto con forza e determinazione dal sindaco Vera Cavallaro: con i primi lavori si mirerà a salvare la parte del palazzo che non è ancora crollata, ricostruendo porzioni di muratura con iniezioni di leganti, a consolidare le volte in pomice e gesso e quant’altro necessario per ridare splendore ad una delle ville più belle utilizzate come residenza estiva della nobiltà catanese, prima di essere venduta ai privati.
L’ impresa ha 600 giorni di tempo per portare a termine i lavori: la speranza di tutti i cittadini – e in modo particolare del sindaco Vera Cavallaro che ha ottenuto l’intervento della Protezione Civile – è quella di poter assistere al completamento dei lavori di messa in sicurezza dello stabile che potrebbe successivamente essere utilizzato come sede di rappresentanza del Comune per allestirvi grandi eventi culturali.

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 15 luglio 2008)

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