Mazzerbo e la salvezza incredibile di Aci Bonaccorsi

"Grazie a chi non ha creduto in noi… È stata la stagione migliore, c’è tutto da salvare… Giovanili, c’è troppa dispersione di talenti"…

Mazzerbo e la salvezza incredibile di Aci Bonaccorsi

La festa dopo la vittoria contro Mascalucia, che è valsa la salvezza

Il campionato di Serie D si è chiuso da qualche settimana, ma ad Aci Bonaccorsi rimane la soddisfazione per una salvezza impensabile a inizio campionato. Un roster ridotto all’osso, niente allenatore (i giocatori Vittorio Mazzerbo e Federico Brischetto hanno guidato la squadra) l’inserimento dei giovani falcidiati però dagli infortuni: gli ingredienti per retrocedere c’erano tutti, ma è bastato vincere andata (in modo rocambolesco) e ritorno sulla Mens Sana per superarla per gli scontri diretti e condannarla alla Promozione.

«Tutto c’è da salvare in questa stagione – afferma capitan Mazzerbo –. Paradossalmente è una della poche stagioni che ricorderò con orgoglio. Era una Serie D con il livello più alto e noi eravamo nella fascia bassa. Sono orgoglioso che il gruppo dal primo all’ultimo giorno non abbia mai mollato, nei tanti momenti difficili. Sia i senior, Fraticelli, Cacciato, Pulvirenti, Agostino, sia i ragazzi Spampinato, Malfitana, Licciardello. Potevamo salvarci più semplicemente se alcune squadre non avessero avuto un exploit. Gli altri prendevano stranieri, noi l’under dalla Promozione Cavallaro che è stato un valore aggiunto. Tutti con il sorriso e presenti all’allenamento. Non penso che potessimo fare di più di quegli otto punti. Sono molto orgoglioso. È stato l’anno migliore che mi ricordo».

Mazzerbo e la salvezza incredibile di Aci Bonaccorsi

Vittorio Mazzerbo (foto R. Quartarone)

Non è retorica: è stata una vera impresa. «Ringrazio chi non ha creduto nel progetto, chi non è voluto venire a giocare o ad allenarci – Mazzerbo si toglie qualche sassolino –. Ci hanno fatto divertire questi ragazzi stupendi. È bello salvarsi quando nessuno lo pensava. Ci ha più aiutato chi ci ha scartato dei discorsi motivazionali. Quest’anno in più sono stato ancora il secondo miglior marcatore del girone, ma mi piacerebbe vincere qualcosa di gruppo invece di qualcosa di individuale».

Le giovanili e il minibasket bonaccorsesi sono tra i più attivi nell’area, perché il patron Maurizio Manno organizza in serie eventi, amichevoli, tornei, come l’ultimo Under-18 vinto dal Basket Giarre. «Quest’anno siamo partiti bene – prosegue il coach –, la squadra c’è. Abbiamo subito tantissimi infortuni e non abbiamo i numeri per coprirli, se mancano due-tre giocatori siamo nei guai. Nell’under-18 la prima parte eravamo dietro l’Alfa, poi siamo scesi. Come giovanili offre tanto Catania, ma c’è una dispersione di talenti infinita, giocatori come Bruno e Fabrizio sono sprecati in squadre piccole e senza che nessuno li consideri. Questi campionati servirebbero per mettere in luce i ragazzi. Da allenatore delle giovanili a volte mi sento inutile: insegni a giocare e poi molti molleranno 20 anni, anche perché tutti pensano al proprio orticello e pochi a valorizzare i talenti».

Infine, Mazzerbo parla del torneo forense, in cui Catania è giunta ottava e lui ha trascinato la squadra: «L’esperienza è stata divertente – afferma capitan Mazzerbo –, perché siamo un gruppo di persone inatteso, fantastico, sia per ciò che abbiamo fatto in campo che per le persone. Carmelo Minnella è stato bravo anche a gestirci, Giorgio Romano e Marco Minnella hanno fatto gli organizzatori super disponibili».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

FONTE ORIGINALE: Basket Catanese, Roberto Quartarone, 25 aprile 2018




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