Incontro nella "city" con Angelo Tonzuso

Angelo Tonzuso

Angelo Tonzuso

Torna a infiammarsi, soprattutto sul web, la quantomai complicata predizione su quante e quali saranno le liste che concorreranno per le prossime Elezioni Amministrative di Viagrande.
Alle quattro liste, ormai ampiamente ufficializzate, si aggiungono abbastanza frequentemente ora questa, ora quell’altra, in base a supposizioni o segreti molto spesso sussurrati, che non impiegano poi così tanto a diventare “voce di popolo“, ossia… mezza verità!

Fra una confidenza e l’altra, scambiata nell’agorà politica della “city“, come è stato ribattezzato il centro del paese, non è quindi difficile imbattersi in qualche candidato sindaco col quale scambiare qualche chiacchiera ed avere qualche aggiornamento. Basta guardarsi attorno per accorgersi facilmente di un gruppetto di persone che discutono, a volte anche animatamente, ma sempre piacevolmente, assieme a qualcuno che fa parte o dirige una lista.

Manco a dirlo, quattro passi più in là, incontriamo un bel nucleo al quale argomentava vivamente il candidato sindaco Angelo Tonzuso.
Ci intromettiamo per gradi nella discussione e, consci della oramai indiscussa trasparenza sul suo programma, credo quasi del tutto svelatoci, proviamo a stuzzicarlo sullo stato dei lavori.

Sig. Tonzuso, a che punto è il suo programma, lo ha già stampato?

Purtroppo, vivendo il paese come in questi giorni, in cui raccolgo sempre più informazioni sui disagi o sulle innovazioni che si potrebbero realizzare, forse farei meglio a decidere di dare uno stop ai suoi contenuti, altrimenti rischio di non presentare un programma, ma un’enciclopedia!
Penso quindi che molto presto lo manderò in stampa. I tempi sono maturi.

Qualche piccolo aggiornamento recente?

Nei giorni scorsi ho avuto diverse conferme, da parte di diverse compagnie aeree, per quanto riguarda i corsi di Russo, Tedesco, Inglese, Francese e Spagnolo che vorrei istituire.

Corsi della durata di 90 giorni, totalmente gratuiti, grazie ai quali si potrà in seguito partecipare a delle esperienze fuori dall’Italia col supporto di insegnanti madre lingua.
Le compagnie ci hanno proposto dei pacchetti specifici per il settore, con dei costi che oserei dire irrisori.
Avremo quindi il piacere, tramite queste insegnanti, di essere ospitati da questi popoli per un interscambio globale di conoscenze in lingue, in usi, costumi e tradizioni.
Chiaramente si punta anche sulla necessità dell’operazione inversa, che porterebbe qui da noi persone interessate alle nostre tradizioni, alle quali aprire le nostre aziende per far conoscere i nostri prodotti.
Mireremo quindi all’economia con nuovi orizzonti.

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