Viagrande Calcio a 5. Il dovere morale di rispettare le regole

I dirigenti della SSD Viagrande calcio a 5 a RL, sbigottiti dalle dichiarazioni della Società Sporting Viagrande, precisano che: il Viagrande mira ad essere una scuola di vita, dando ai propri giocatori una formazione umana ancor prima che sportiva, a maggior ragione quando questi sono adolescenti.

La SSD Viagrande calcio a 5 insegna il rispetto delle regole e su questo principio è stata scritta la storia di questa società, portando in auge, negli anni, il nome di Viagrande nel mondo dello sport.

Un dirigente, un allenatore che si qualifica ed identifica come tale, per il solo fatto di esserlo, non può non conoscere i regolamenti della FIGC e le regole basilari della stessa.

Lo Sporting Viagrande ha violato una norma elementare delle NOIF – il regolamento della Federazione Italiana Gioco Calcio – schierando in distinta 2 giocatori che, per regolamento, non potevano stare in campo, viziando così una partita. Da qui è stato sollevato reclamo dinnanzi il Giudice Sportivo competente, considerato, tra l’altro, che l’art. 2 del Codice di Giustizia Sportiva riporta l’assunto “ignorantia legis non escusat”.

I dirigenti dello Sporting Viagrande, in maniera scorretta, si sono mossi per convincere i dirigenti della SSD Viagrande calcio a 5 a non esperire ricorso per l’illecito commesso poiché, altrimenti, si sarebbe violato un discutibile principio di buon senso sportivo tra squadre della stessa comunità. Nella società odierna, però, come nel calcio, non esistono regole non scritte ovvero consuetudini che favoriscono la violazione dei regolamenti ovvero l’omissione della denunzia dei comportamenti scorretti.

Sorprende, pertanto, quanto scritto dallo Sporting Viagrande, stante altresì che questi principi da loro definiti “di buon senso sportivo” dovrebbero essere trasmessi da allenatori, dirigenti e società a quei “giovani giocatori” che un domani saranno gli uomini della nostra società.

Invero, sin dall’Articolo 1, il Codice di Giustizia sportiva esordisce statuendo che i dirigenti, i calciatori e i tesserati sono tenuti a rispettare il principio di lealtà, correttezza e proibità in ogni rapporto riferibile all’attività sportiva.

Rammarica pertanto leggere comunicati ufficiali di società che giustificano la scorrettezza, tendendo a dichiarare ridicolo ciò che è corretto, mobilitandosi per giustificare un illecito sportivo e imputando presunte responsabilità di buonsenso a chi invece denunzia ciò che è scorretto.

Verrebbe da pensare ad un malfattore che, dopo aver commesso un reato a danno del proprio vicino, per giustificarsi dichiari agli occhi della società che il comportamento scorretto e poco leale sia di chi l’abbia denunziato oppure di chi abbia scritto la “discutibile” norma.

Siamo orgogliosi di non intendere lo sport come una battaglia da vincere ad ogni costo, anche commettendo illeciti, schierando giocatori che per regolamento non potrebbero stare in campo. Per il Viagrande calcio a 5 il calcio, lo sport insegnano e servono a trasmettere altri valori.

La conoscenza dei regolamenti ed il rispetto degli stessi serve a creare il prestigio e il decoro sportivo di una società.

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SSD Viagrande calcio a 5

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