La quarta sezione staccata di Catania del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha respinto in toto i ricorsi presentati contro l’iter burocratico per l’istituzione della seconda farmacia all’interno del territorio comunale di Viagrande, sulla quale l’amministrazione comunale aveva esercitato il diritto di prelazione e, successivamente, aveva avviato la procedura «aperta per l’individuazione di una concessionaria della farmacia», approvando contestualmente il bando di gara.
Pertanto, l’amministrazione comunale, che nel procedimento dinanzi al Tar è stata difesa dall’avv. Vittorio Salvatore del Foro di Catania, adesso può procedere a bandire la nuova gara, visto che la precedente era andata deserta.
«Una volta che il Tar ha dato ragione all’amministrazione comunale, confermando che gli iter burocratici non facevano una grinza, adesso provvederemo a bandire una nuova gara, correggendo alcune delle condizioni contenute nel primo bando, come, ad esempio, la percentuale che l’aggiudicatario dovrà versare alle casse del Comune (dal 3% al 2%?, ndr) e non prevedendo alcun rialzo alla base d’asta (fissata in 912mila euro), ma accettando la proposta più vantaggiosa per l’amministrazione comunale».
Il sindaco Vera Cavallaro si è detta soddisfatta della sentenza emessa dal Tar, che in buona sostanza conferma la scelta dell’amministrazione di «suddividere il territorio comunale in due aree territoriali sulla base del criterio demografico» e la «scelta dell’ubicazione della farmacia comunale nella parte nord del territorio comunale».