L'infiorata delle polemiche

Dispiace davvero che a Viagrande dopo l’apertura della Chiesetta di Scalatelli (per la quale, a quanto qualcuno vorrebbe far capire, lo scrivente non ha fatto nulla sol perhè non è stato mai abituato a mettersi in prima fila ed appiccicarsi medaglie al petto) si stiano confondendo alcuni principi inderogabili ed alcune norme, chiamiamole così, di diritto canonico: insisto nel dire che l’infiorata sul sagrato della Chiesa Madre di Viagrande è una novità assoluta per un processione Eucaristica poichè dalla Chiesa di Scalatelli, che è un semplice rettorato e non quindi una parrocchia, non può snodarsi nessuna processione Eucaristica avente la veste di Processione parrocchiale tradizionale, ma potrebbe snodarsi una processione di Quartiere. E noi scrivevamo di sagrata della Chiesa madre ed in ogni caso, avevamo aggiunto un piccolo verbo che nella stampa ha un valore immenso. Avevamo aggiunto un “credo” riferito sempre al sagrato della Chiesa madre ed a una processione Eucaristica tradizionale. Molta gente, purtroppo, spesso dimentica ciò che altra gente ha iniziato a fare e qualcuno dovrebbe meditare bene prima di scrivere: se la chiesetta di Scalatelli oggi è aperta ed è stata amorevolmente curata in tutti i suoi aspetti certamente non è opera di chi vuol fare soltanto polemiche e spettacolarizzazioni. A Scalatelli oltre all’infiorata sono state realizzate tante altre cose importanti, ma nessuno deve dimenticare che, volenti o nolenti, la chiesa di Scalatelli fa parte di una Parrocchia al cui Parroco va portato rispetto, perchè è un’autorità costituita ed è stato nominato parroco da una autorità costituita superiore a lui. E se si è davvero cristiani, nolenti o volenti, bisogna sottostare a ciò che il diritto canonico e le più elementari regole del vivere cristiano impongono. Guai a voler gareggiare con spiriti campanilistici che dovrebbero stare lontani dalle vicende di una Comunità cristiana. Certo, se ognuno di noi, poi, si limitasse a fare il proprio mestiere, quanto varrebbe!!! Purtroppo i mezzi moderni danno a tutti la possibilità di parlare e scrivere di informazione, di verità e di altre quisquilie del genere, senza spesso conoscere cosa vuol dire informazione, fonti di informazioni e legge sulla stampa. Ma tant’è, siamo in democrazia ed è consentito tutto. Il nostro lettore, però, può dormire, almeno stavolta, sonni tranquilli: sul sagrato della Chiesa madre quella era la prima infiorata ed io ribadisco il concetto espresso nel servizio pubblicato su “Vivi Viagrande: nel futuro si ripeta l’esperienza di quest’anno. Forse, invece, non andrebbe ripetuta l’esperienza dei palloncini lanciati in aria che fanno parte di una tradizione da festa Patronale e non di una processione Eucaristica che, per i veri credenti, è ben altra cosa. Ma ciascuno, evidentemente, risponde delle proprie azioni davanti a Dio ed io in Dio ci credo.

Paolo Licciardello

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