Nessuna offerta è stata presentata all’amministrazione comunale di Viagrande per partecipare alla gestione della farmacia comunale e pertanto, essendo andata deserta la gara, è sfumata, almeno momentaneamente la possibilità – per le casse comunali – di un corposo introito. Come si ricorderà l’importo iniziale dell’offerta era di 912 mila euro e la durata della gestione non superiore ai 20 anni.
Gli amministratori contavano sull’incasso proveniente dalla farmacia comunale tanto è vero che nelle variazioni di bilancio, ultimamente approvate dalla maggioranza (con l’astensione dell’opposizione) avevano registrato quelle più consistenti nel titolo quarto per un totale di circa 335mila euro “relative alla realizzazione della farmacia comunale e oneri di urbanizzazione fermo restando che il tutto si realizzi senza eventuali impedimenti legati ad aspetti burocratici per quanto riguarda la farmacia comunale” così come si legge nella relazione sulle variazioni al bilancio.
Secondo le informazioni forniteci dal sindaco Vera Cavallaro alla segreteria comunale sono pervenute le richieste di prolungamento dei termini fissati dal bando da parte di tre aspiranti partecipanti: e, sino a qua, nulla di eccezionale, la giunta comunale, volendo, potrebbe concedere questo prolungamento o potrebbe bandire nuovamente la gara. C’è però una novità dell’ultimo momento: è pervenuta notizia all’amministrazione comunale di un ricorso presentato al Tar di Catania contro l’iter burocratico per la gestione della farmacia da parte dei titolari della farmacia Felice dei dottori Francesco ed Angela Labadie sas.
Il contenuto del ricorso non è stato reso ancora pubblico e pertanto non si conoscono i termini della questione.