Coppa Italia TIM. Catania-Varese (4-3): sintesi video

 

Sembrava tutto facile: Catania Varese 4-3.

Ampio turn over per il Catania. Com’era prevedibile il turno casalingo di Coppa Italia contro il Varese offre a mister Giampaolo la possibilità di far giocare qualche uomo impiegato poco o niente in questo inizio di stagione. A leggere la formazione del Catania si scorrono nomi come quelli di Barrientos o Morimoto molto attesi dai tifosi, soprattutto l’argentino che da tempo rappresenta il desiderio inconfessabile di migliaia di supporter rossazzurri. Sulla carta il Catania sembra essere schierato con un modulo 4-3-3, gli interpreti sono Campagnolo tra i pali, Alvarez Spolli Terlizzi e Marchese sulla linea di difesa, Carboni Pesce e Barrientos a centrocampo, Llama e Antenucci larghi in avanti con Morimoto punta centrale. Il Varese di mister Sannino risponde con Peters tra i pali, Camisa Coly Armenise e Figliomeni i difesa, Frara Gambadori Furlan e Corti a centrocampo, Mustacchio e Eusepi in avanti, il modul in questo caso è un 4-4-1-1.
 
Barrientos a tutto campo. Il ritmo sin dall’inizio è abbastanza vivace, forse complice la temperatura che comincia ad essere pungente ma di fatto i 22 in campo cominciano a correre con buona intensità onorando col massimo impegno il turno di Coppa Italia. Barrientos è il mattatore annunciato della serata, ogni suo tocco è sottolineato dall’apprezzamento del pubblico sugli spalti, le qualità tecniche non si scoprono di certo oggi ma è comunque un piacere vederlo toccare il pallone di sinistro con quella dolcezza che solo i ‘grandi’ hanno. Prima emozione all’8, corner dalla destra, palla in area con tentativo di tacco volante di Terlizzi che arpiona la sfera e la spedisce di poco a lato sul fondo; due minuti dopo è Pesce a scagliare con violenza un tiro da fuori area che chiama l’estremo difensore Peters ad un volo per deviare sopra la traversa; sull’angolo successivo è ancora Terlizzi di testa ad anticipare tutti e a spedire alto sopra la traversa. Il gol è maturo e non tarda ad arrivare, al 12° Pesce raccoglie palla di poco fuori area e taglia un sinistro a pelo d’era che si insacca nell’angolo opposto alla sinistra del portiere del Varese, 1-0. E’ un buon Catania quello che si può apprezzare questa sera, i tanti nuovi innesti stanno offrendo una prova convincente, le verticalizzazioni di Barrientos accendono il gioco, le buone coperture di Pesce o i ripiegamenti di Antenucci, impiegato largo a destra, sono ottime indicazioni per Giampaolo. Al 20° una nota stonata per i colori rossazurri, Terlizzi infortunato, noie muscolari per lui, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco, al suo posto subentra Martinho che si schiera basso a sinistra, Marchese si accentra a far coppia con Spolli. Al 22° per la prima volta Campagnolo è chiamato in causa e deve sporcare i guanti, si tratta di un cross sballato di Mustacchio che stava per infilarsi beffardo sotto la traversa, il portiere fa buona guarda e devia in angolo. Il Catania continua con il suo gioco gradevole fatto di tante triangolazioni a centrocampo e di ottime improvvise verticalizzazioni, al 26° è ancora Barrientos a salire in cattedra e a mettere una splendida palla filtrante per Pesce che si presenta tutto solo davanti l’estremo difensore biancorosso, l’esterno etneo attende l’uscita del portiere e serve l’assist ad Antenucci che tutto solo firma il più semplice dei gol; applausi e abbracci per tutti, per il goleador per l’assistman ma soprattutto per l’ispiratore argentino. Il doppio vantaggio non cambia di molto la gara, il Varese visto fino a questo momento non è in grado di impensierire il Catania e così i rossazzurri si limitano al controllo dell’incontro senza strafare e senza forzare più di tanto.
 
Calo di concentrazione. La ripresa si apre con due cambi per il Varese, escono Furlan e Figliomeni e prendono il loro posto Dos Santos e De Luca. Il Catania in questi secondi 45 minuti abbassa leggermente il ritmo ma viene subito punito da una bella iniziativa dei lombardi, cross dalla sinistra per la testa di Eusepi che dal centro dell’area di rigore fredda Campagnolo, 2-1. Non è tempo di tirare i remi in barca quindi, Giampaolo sostituisce Carboni con Delvecchio e sposta Barrientos come play basso nel ruolo di registra arretrato alla Pirlo. Basta poco al neo entrato Delvecchio per rendersi pericoloso, al 55° un colpo di testa costringe in angolo il Varese, sul corner seguente ancora il numero 4 rossazzurro devia e serve Morimoto tutto solo appostato all’altezza del secondo palo, doppia conclusione del nipponico e gol del 3-1. Al 65° l’estremo difensore biancorosso si produce in un volo plastico per deviare una splendida girata volante ancora di Delvecchio. Il Catania rimesso a posto il risultato sul doppio vantaggio commette ancora l’errore di considerare già archiviata la pratica, così prima Spolli è costretto a salvare sulla linea un gol già fatto a seguito del primo errore della partita di Barrientos che perde una brutta palla sul limite dell’area, e poi nel giro di due minuti subisce la doppia rimonta del Varese che prima realizza dal dischetto con Frara il 3-2 e poi un minuto dopo perviene al pari con un colpo di testa ancora di Eusepi: 3-3 e siamo al 77°. La botta subita fa saltare i piani tattici del Catania, i rossazzurri capitanati da Maxi Lopez, entrato al posto di Antenucci, si portano in avanti con ferocia ma lasciano qualche spazio di troppo al Varese che con Eusepi sfiora addirittura il vantaggio, grandissima nell’occasione la risposta di Campagnolo che devia in angolo a mano aperta. L’occasione per chiudere prima dei supplementari è sui piedi di Llama che al 93° solo davanti a Peters lo scavalca con un pallonetto ma la conclusione risulta debole e il difensore riesce a salvare sulla linea quando ormai tutti erano pronti a festeggiare la vittoria.
 
Spolli risolve la questione. I supplementari erano l’ultima cosa che Giampaolo e i suoi si sarebbero augurati per questa serata, oltre che in ottica campionato i 120 minuti per i molti rossazzurri che non hanno il ritmo partita da molto tempo nelle gambe potrebbe rivelarsi letale; il Catania affronta l’extra time attaccando ma senza forzare troppo, le energie scarseggiano davvero e forse vale la pena giocare più con l’esperienza e con la superiorità tecnica senza metterla sullo scontro meramente fisico. Le occasioni nel primo tempo supplementare sono tutte per il Catania, al 3° pts Delvecchio di testa chiama ancora al mezzo miracolo Peters che devia sulla traversa, al 10° pts è Pesce che prova a replicare il gol di inizio partita, stavolta la conclusione risulta più centrale e di più facile lettura per il portiere lombardo. Il secondo tempo supplementare si apre con una grossissima occasione ancora per il Catania, punizione battuta da Llama che di sinistro mette in area una palla forte e velenosa, sotto porta sono tre i rossazzurri che non trovano la deviazione vincente per un soffio. Al 7° stp il Varese spreca una clamorosa occasione, Mustacchio parte da sinistra, salta un uomo si accentra e di destro calcia in porta, il pallone sfiora il palo alla destra di Campagnolo facendo rabbrividire l’intero stadio. Il gol della liberazione arriva al 11° stp, su un angolo dalla destra la palla arriva sulla testa di Spolli che non si fa pregare due volte per infilare l’angolino alto alla sinistra di Peters, 4-3 e tutti a casa.

 

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