S. G. Punta: vigilante e posteggiatore «compari» uno dice dove lasciare l’auto, l’altro chiede 2 euro

Il luogo è un noto locale di San Giovanni la Punta e la serata è quella della domenica notte, la più frequentata dagli amanti delle ore piccole residenti nell’hinterland etneo. L’episodio che ci è stato segnalato si è verificato domenica scorsa, riguarda il parcheggio in prossimità del locale, che diventa difficoltoso vista la grande affluenza di persone. Accade, quindi, che la strada principale nella quale si trova il locale, la via provinciale che porta a Viagrande, sia piena di auto su ambo i lati, per cui si cerca parcheggio in una stradina privata e molto ampia sulla sinistra. Al momento, però, di scendere dall’auto, un vigilante, con tanto di divisa, avvicina gli automobilisti e gli suggerisce gentilmente di parcheggiare poco più avanti, perché in quella traversa non si può; il vigilante spiega, infatti, a chi protesta di essere lì per eseguire un’ordinanza del sindaco, emessa in seguito ad apposite richieste e lamentele dei residenti. Dunque, aggiunge, che se i veicoli non verranno spostati il rischio è di multe o rimozione.
Tutte le auto, e sono davvero tante, svoltano nella traversina. Lì, però, c’è un parcheggiatore con pettorina fluorescente, pronto a chiedere due euro per auto, ma disposto anche ad accontentarsi di un euro, dopo adeguata contrattazione.
E qui nasce il sospetto: il parcheggiatore è un abusivo, non è certo una novità per Catania e provincia, si potrebbe pensare, c’è però da fare un’ulteriore considerazione: questa volta l’abusivo è «legittimato» dal vigilante, che ha indicato ai frequentatori del locale quella alternativa per parcheggiare.
Il sospetto diventa certezza quando i dubbi sul ruolo del vigilante vengono avvalorati dalla smentita del sindaco di San Giovanni la Punta, Andrea Messina: il primo cittadino, che abbiamo interpellato sull’argomento, dichiara infatti di non avere mai assegnato questo tipo di incarico ad alcun vigilante.
Quindi, una sorta di «patto di comparaggio» tra un falso vigilante e un parcheggiatore abusivo per racimolare un bottino anche abbastanza cospicuo da dividere a fine serata.

(font: La Sicilia – Giovanna Russo, 04 agosto 2010)

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