Parco Monteserra Viagrande: a buon punto l’iter per liquidare le somme dell’esproprio

Parco urbano Monteserra, fine di un incubo: è, infatti, entrato in dirittura d’arrivo l’iter burocratico per la liquidazione delle somme dovute dal Comune di Viagrande ai proprietari cui è stato espropriato il terreno sul quale è stato realizzato il parco suburbano Monteserra (ormai meglio noto come casa delle farfalle).
Alessandra Sidoti, nominata commissario ad acta per definire la vicenda che tanto clamore ha destato a Viagrande (nei mesi scorsi fu oggetto anche di vistosi manifesti murari), l’altro ieri pomeriggio, ha affrontato concretamente il problema, mettendo «mani alle carte», così come ci ha confermato il neoassessore al Bilancio, Santo Rapisarda. Alla luce dell’ultima ordinanza del Tar, depositata nello scorso mese di aprile, è stata fatta, sull’argomento, maggiore chiarezza sull’importo totale che l’amministrazione deve riconoscere, quale compenso, per l’esproprio dei circa 40 mila metri di terreno di proprietà di Roberto ed Enrico Scuderi. Da un importo presunto di circa 800 mila euro, a seguito della sentenza di l° grado, si è giunti – dopo varie impugnative inoltrate dall’amministrazione comunale – alla definizione di una somma totale che si aggira sui 475 mila euro. Certo, resta sempre una gran bella somma da tirare fuori dalle anemiche casse dell’amministrazione comunale, ma è più abbordabile: per quanto ci è stato dato sapere il commissario ad acta, Alessandra Sidoti, con l’aiuto del rag. Giovanni Zappalà, responsabile dell’area finanza, tributi, sviluppo economico e patrimonio, ha già reperito 100mila euro, fra le pieghe del bilancio, nei capitoli già esistenti ad hoc (senza, quindi, stravolgere altri capitoli) e sta adoperandosi per far accendere un mutuo di circa 300mila euro con la Cassa depositi e prestiti. Speriamo, così, che una vicenda iniziata una ventina di anni or sono, sotto l’amministrazione capeggiata da Francesco Corsaro Boccadifuoco, si possa definitivamente chiudere dopo una gestione commissariale, due sindacature Sanfilippo e una sindacatura e mezza Cavallaro. Anche se siamo certi che questa notizia susciterà un vespaio di polemiche fra i tanti addetti ai lavori coinvolti – burocraticamente e politicamente – nel lungo iter. Staremo a vedere.

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 28 maggio 2010)

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