Viagrande. Polemiche sulla «Tributi Italia». «La gente non è stata tutelata»

Consiglio Comunale (primo del nuovo anno) per approvare i verbali del’ultima seduta ed il Regolamento del sito internet istituzionale. Tutto è stato approvato all’unanimità. Più elaborata e dibattuta la parte del consiglio dedicata all’attività ispettiva ed alle interrogazioni. Il sindaco intanto ha risposto all’interrogazione del capogruppo di uno dei due gruppi di opposizione, Salvatore Gambino, sulla attuale disponibilità dei loculi al cimitero comunale che dovrebbero essere 33, anche se a Gambino i conti non tornano.
Un’altra interrogazione sul cimitero è venuta dal capogruppo Mpa, Antonio Intelisano. Più vivace è stata la discussione sui rapporti tra l’amministrazione comunale e la Tributi Italia, società che gestiva la riscossione di alcune tasse comunali: l’input al dibattito è partito sempre dal consigliere Salvatore Gambino e quando il dibattito è diventato piuttosto acceso quest’ultimo ha fatto verbalizzare le sue dichiarazioni. La Tributi Italia è stata definitivamente cancellata dall’albo dei gestori delle entrate degli Enti locali, lo scorso 27 gennaio, per decisione del Tar del Lazio, al quale aveva presentato ricorso contro la decisione del ministero sulla cancellazione. Secondo Gambino e secondo altri consiglieri di opposizione l’amministrazione nulla ha fatto per tutelare i cittadini e per invitarli, nelle more della sentenza, a non pagare preso gli sportelli delle società. L’amministrazione comunale ha risposto che nulla poteva fare in presenza della diffida della Tributi Italia.
In atto le casse comunali risulterebbero creditrici della Tributi Italia di circa 60 mila euro.

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 31 gennaio 2010)

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