Viagrande. Polemica sui mortai, giochi pirotecnici ritardati

Il maltempo è riuscito a rovinare la parte centrale della festa di S. Mauro Abate, rinviata dagli organizzatori a domani (domenica 17), sempre tempo permettendo, assieme alle fasi più caratteristiche della festa, come la trionfale uscita del Santo, alle ore 13 in punto, e la trionfale entrata in chiesa, con l’attesa coreografia dei fuochi d’artificio, la processione del Simulacro per le strade del paese e i concerti bandistici.
Ieri i giovani devoti, alle 13 in punto, raccolti religiosamente in preghiera, hanno ugualmente «affacciato» il Simulacro dinanzi alla porta centrale della chiesa, alla presenza delle massime autorità locali, mentre, in precedenza, alla svelata aveva assistito anche il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione.
Non era mai successo prima che il Santo non venisse portato fuori: anche con il maltempo il Santo era quasi sempre uscito dalla chiesa, magari per rientrare subito dopo a causa della pioggia. Come non era mai successo che gli organizzatori dei partiti di Scalatelli e S. Caterina entrassero in contrasto con le autorità per via del calibro dei mortai collocati non a distanza di sicurezza e che un gruppetto di giovani (verso le ore 20,15 di giovedì) si mettesse ad apostrofare le autorità con la piazza S. Mauro gremita di gente in attesa dell’accensione dei fuochi, ritardata, poi, di qualche ora. Per fortuna, l’increscioso episodio è stato immediatamente isolato, anche per il coraggioso intervento del sindaco, Vera Cavallaro, che ha sfidato i contestatori: «Non avete rispettato gli accordi raggiunti dopo una ventina di incontri e per giunta i buffoni siamo noi?», ha risposto il sindaco, che non ha permesso l’inizio degli spettacoli pirotecnici sino a quando non sono stati tolti i mortai «incriminati».
Intanto, il programma oggi, dopo l’accoglienza dei pellegrini provenienti da S. Mauro Castelverde (Pa), prevede la celebrazione del Pontificale presieduta dall’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, e, in serata, prima della chiusura del Simulacro nella sacra cappella, la Messa celebrata dal concittadino sac. Giuseppe Guliti. La colonna musicale della festa è affidata al Complesso bandistico «Città di Viagrande».

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 16 gennaio 2010)

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