Viagrande. Monte Serra: «Gli atti alla Procura». Il sindaco: «E’ nostra intenzione»

Non si placano le polemiche sugli oltre 800mila che l’amministrazione comunale dovrà sborsare per l’esproprio dei terreni del parco Monteserra, il cui iter burocratico iniziò sotto l’amministrazione comunale dell’avv. Francesco Corsaro Boccadifuoco.
Ed è proprio di quest’ultimo l’ennesimo intervento sullo scottante argomento: «Non ritengo, ma non spetta a me dirlo, che possa ipotizzarsi una responsabilità penale, quale l’omissione di atti d’ufficio, ma mi pare indiscutibile, o comunque probabile, che sussista una responsabilità contabile a carico di chi avrebbe potuto, e dovuto, completare nei termini l’iter procedurale della pratica di esproprio. Ritengo che sarebbe opportuno, forse doveroso, che il presidente del Consiglio comunale trasmetta gli atti alla Corte dei Conti. Non va dimenticato – aggiunge l’ex sindaco Corsaro – che il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo».
E’ una vicenda sulla quale, indubbiamente, vanno chiarite le responsabilità dei singoli funzionari (qualora ce ne fossero) e dei singoli amministratori (laddove se ne ravvisasse la necessità): ed è per questo che l’ex sindaco Corsaro Boccadifuoco conclude così il suo intervento: «Qualora l’attuale presidente del Consiglio non provvedesse a far ciò, al fine di chiarire le voci che girano in paese, mi vedrei costretto a denunciare i fatti al procuratore della Repubblica, perché accerti le eventuali responsabilità di chi, pur avendone il dovere, non vi ha provveduto».
Dal canto sua l’attuale sindaco Vera Cavallaro replica che «gli atti per dovere d’ufficio saranno trasmessi alle competenti autorità, così come mi sono già espressa in interventi precedenti».

(font: La Sicilia – Paolo Licciardello, 12 novembre 2009)

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