«Un’occupazione regolare è diventata illegittima»

VIAGRANDE, L’EX SINDACO SUL PARCO DI MONTESERRA.

La nomina del commissario ad acta per liquidare l’indennità di esproprio di parte del terreno di Monte Serra dove è sorto l’omonimo parco suburbano di Viagrande, come era prevedibile, ha scatenato una «guerra» di dichiarazioni.
Una storia lunga una ventina di anni, che ha visto passare tre sindaci e un commissario straordinario e che vede alla fine l’amministrazione comunale costretta a sborsare – tranne clamorose novità dell’ultimo momento – ben 830 mila euro (senza contare gli onorari già dati o da dare agli avvocati difensori del Comune): il che vuol dire sbancare le casse comunali e sfiorare, verosimilmente, il dissesto finanziario.
Intanto, l’avvocato Francesco Corsaro Boccadifuoco, sotto la cui gestione fu realizzato il parco suburbano Monteserra, con una lunga lettera inviataci ieri mattina e che, per evidenti motivi di spazio, riassumiamo negli argomenti più importanti, risponde al sindaco Vera Cavallaro.
«A Viagrande l’incuria o la incapacità dell’amministrazione comunale ha provocato non una, ma due condanne, che obbligano il Comune a pagare oltre 1 milione e duecentomila euro – scrive l’avvocato – Le amministrazioni che sono succedute alla mia hanno fatto diventare “illegittima” un’occupazione sino a quel momento regolare, con le conseguenze sopra indicate. Il progetto approvato dalla mia amministrazione prevedeva le somme necessarie per il pagamento del terreno, secondo la destinazione urbanistica dell’epoca. La “vocazione edificatoria per i terreni del Parco Monteserra” – come viene riferito dagli attuali amministratori – è avvenuta successivamente alla mia amministrazione.
Non ho, pertanto, e non potrei averne, alcuna responsabilità in proposito. Non mi pare corretto che l’amministrazione non sappia assumersi le proprie responsabilità, tentando di scaricarle sugli altri, né che si critichi chi ha fatto, e tanto, per il Comune, sostenendo quasi che sarebbe stato meglio non fare nulla
».
«La politica del “non fare” – continua l’avv. Corsaro Boccadifuoco – non premia, o non dovrebbe premiare, chi la pratica. Non è neanche possibile considerare una valida giustificazione quella di chi, pur avendo ricevuto un pubblico incarico, preferisce non adoperarsi per il pubblico interesse, “abdicando” alle proprie funzioni in favore di privati».
«La giustificazione che la gestione del privato dà visibilità al Comune – come afferma l’attuale sindaco – e lo esonera dai costi di gestione, non mi sembra adeguata, anzi non mi sembra neanche in linea con i principi del pubblico interesse cui ogni pubblica amministrazione dovrebbe tendere. Un’amministrazione comunale non può preferire di non realizzare le opere perché non sa gestirle. Non comprendo, poi, quali siano le “conseguenze negative” che l’attuale sindaco lamenta di avere “ereditato dalle precedenti amministrazioni”.
La mia, ribadisco, ha lasciato tutto in perfetta regola. E posso affermarlo non solo come sindaco del tempo, ma anche come avvocato
».

(font: La Sicilia – 04 novembre 2009)

  2 comments for “«Un’occupazione regolare è diventata illegittima»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.