Viagrande (CT), grande affluenza al primo “Meeting della Comunicazione Radiofonica“

Meeting organizzato da Radio Academy ai Viagrande Studios. Finalmente ci siamo incontrati tutti, o quasi, speravo ci fosse la presenza di un esponente di Radio Catania International, non trovato! C’erano nomi del giornalismo Radiofonico come Giacomo Cagnes, che ha realizzato quello che in effetti è la magia della Radio, la possibilità di raccontare gli eventi subito, in tempo reale, infatti, e’ andato in onda, alcuni minuti prima dell’apertura del meeting, su Radio Monte Carlo, edizione delle ore 18:00. Informando sul ciclone che stava quasi toccando gran parte della Sicilia Orientale, e quindi riportando la situazione drammatica di quel momento, eravamo al coperto ma fuori regnava la tempesta. Giacomo Cagnes, tutti i giorni in onda con “ Diritto di Cronaca “ su Radio Fantastica, consiglia, chi desidera svolgere compiti Radiofonici : “ Mettersi in gioco ma occorre studiare le basi, senza improvvisare. Sono 30 anni che faccio questo mestiere, e chi si avvicina deve avere delle basi solide “. Roberta Lunghi, giornalista su Radio Telecolor, ha moderato il meeting della comunicazione Radiofonica all’interno dei locali dei Viagrande Studios, una struttura favolosa, immensa, che ha ospitato tutti noi, grazie all’iniziativa di Ubaldo Ferrini, Direttore Artistico di Radio Zammù e di Paola Quattrocchi Direttore Artistico di Radio Studio 90 Italia.Nicola Savoca, altro esponente del Giornalismo Radiofonico e Televisivo, con una grande passione per la radio, esprime il suo pensiero: “ Io credo che la buona Radio, oggi, parlando di giornalismo e intrattenimento generale, deve avere il tocco di Renzo Arbore. Spesso la Radio è la madre di tutte le cose interessanti, per questo continuo a fare radio e ad amarla.Quando ancora, da ragazzino, non avevo deciso di fare il giornalista, mi ricordo in radio, quando si presentava un disco, stavamo lì a cercare informazioni, per sapere, conoscere tante cose possibili. Jazz della parola, espressione di Renzo Arbore che mi piace,  oppure tutta la Musica, quella vera, si deve conoscere, si deve essere sempre informati , dietro c’è una preparazione , uno studio, dopo magari si improvvisa, ma prima deve esserci una profonda conoscenza, Quando apri il microfono, giornalista o meno, devi sapere di cosa stai parlando. L’improvvisazione fatta di chi è un Deejay improvvisato , mi da fastidio “. A questo punto Roberta Lunghi precisa sul termine Dj, spiegando che il conduttore Radiofonico viene spesso chiamato Dj: “ Ma noi non siamo Dj, il Dj è in Discoteca”. Nicola Savoca: “ Forse la definizione più completa è quella di Speaker” .Ed io aggiungo che la parola Speaker sia più adatta alla persona che legge un  Giornale Radio. Chi, invece, conduce un  programma, lo definirei “ Intrattenitore Radiofonico “.Ancora l’intervento di  Nicola Savoca,  parlava di improvvisazione, Roberta lunghi ha fatto notare : “Nicola per fare ciò che stai dicendo tu, che sicuramente è quanto di meglio si possa offrire a chi ci ascolta,  bisogna avere delle qualità, bisogna non solo studiare, ma personalmente ritengo che occorre avere anche delle doti personali. Nicola Savoca: “ Uno sprovveduto disse a Paolo Rossi, il comico, che aveva cantato un pezzo bellissimo di Rino Gaetano, il tizio disse a Paolo Rossi , ma Rino Gaetano che cosa ha detto di questa canzone? Paolo Rossi si rese conto che il tizio non conosceva Rino Gaetano!”
Il Microfono passa a Daniele Lo Porto, Direttore di  www.siciliaJournal.it   Giornalista Radiofonico, appassionato di Calcio,  realizza, settimanalmente, servizi e commenti sul Catania.“Ho cominciato a fare radio parlando di calcio tantissimi anni fa, era il 1987, quando c’era quell’ abbinamento televisione – radio, su Telecolor, con Diretta Stadio, quando le radiocronache delle  partite di calcio, avevano ancora un senso, non c’era lo strapotere delle televisioni a pagamento, come in questi anni. Poi è rimasta ancora adesso la mia attività radiofonica su Studio 90 Italia con un minuto la settimana, quando commento le partite del Catania nella rubrica “La sveglia rossazzurra”. Adesso, è probabilmente un discorso poco simpatico il mio, però la facilità di accesso nel campo dell’attività giornalistica, che è quella che conosco meglio e che svolgo da tanti anni, perché basta  aprirsi un blog a costo zero o avvicinarsi ad un microfono di una radio,  una cosa estremamente facile, per credersi giornalisti. Purtroppo non ci sono più quelle scuole, non ci sono più quei filtri che la generazione di chi come me, che ha i capelli bianchi, passava per radio, facendo il lavoro di redazione, imparando e cercando di essere corretto nello svolgere il proprio compito, si cresceva giorno dopo giorno. Io ricordo che i primi tempi, addirittura, la firma non veniva neanche pubblicata, poi pian piano si guadagnava la stima e la fiducia del redattore anziano che finalmente mi dava la soddisfazione di leggere il mio nome sotto il pezzo. Adesso la possibilità di andare direttamente in video, in audio, di avere subito il proprio nome su una pagina Internet o  quant’altro, è assolutamente immediato . Purtroppo, i giovani giornalisti sono popolari e si credono di essere anche bravi, c’è gente che è bravissima e non è popolare, e c’è gente che è popolare ma non ha nessuna professionalità. Questa è una cosa importante che deve essere assolutamente valutata. Bisogna, invece, essere sempre umili e cercare di migliorarsi”.Presente anche Nello Pappalardo, giornalista, critico, interprete, regista ed autore. Si laureò  in Lettere moderne discutendo una tesi sulla “Canzone d’autore degli anni Sessanta”. Direttore responsabile di  un nuovo magazine sul Web, “imPRESS”:  “Qui stiamo celebrando la radio e a livello personale, nella mia storia la radio ha avuto una grande importanza. Cagnes è stato uno dei primi ed io l’ho preceduto di qualche anno, circa 3 anni.Era il 1975, quando con la mia borsetta di dischi, stavo per completare una collezione che ha superato di gran lunga i 10.000 pezzi, andavo in via Oliveto Scammacca dove c’era una delle  radio più vecchie,  RTM, forse non vi ricordate, molti non erano neanche nati, mi riferisco a coloro che stanno ascoltando. E poi volevo dire che stavo aspettando che mi arrivasse il tesserino dell’ Ordine dei Giornalisti per andare a dirigere una radio che si chiamava Radio Esmeralda, sto parlando di una preistoria molto antica, a Radio Esmeralda sono rimasto per ben 10 anni.”Ubaldo Ferrini, Direttore Artistico di Radio Zammù, la radio dell’università di Catania:

“Quello che penso io è che il futuro vada nella direzione di internet e che bisogna assolutamente abituarsi quanto prima a questi nuovi media. Ma credo che alla fine tutti concordino che bisogna interagire e collaborare insieme. Penso da sempre, a maggior ragione oggi, che il futuro sia sempre più una radio parlata, non credo che sia la musica l’aspetto importante. Ormai chi ascolta la radio cerca altro, quindi radio parlata e tematica,  non generalista“.

E poi ancora altri rappresentanti dell’ Editoria, Speakers, giornalisti Radiofonici FM, lontani dall’idea di trasferire sul Web la radio. Tra i presenti: Massimo Anastasio Radio Studio Centrale, Enrico Di Grazia Radio Effe Italia, Claudio Fallica Radio Telecolor, Alfredo Giarrizzo editore  Radio Studio Centrale.

Giovanni Iozzia, direttore  Prima TV, Antonio Mangano editore  Radio Aci Broadcasting, Fabrizio Mondo, la sua passione è lo streaming, in particolare le Web Radio, Antonello Musmeci conduttore radio tv  e doppiatore, Michele Rapisarda editore  Radio Smile.

Giuseppe Russo responsabile gruppo RMB (Radio Cuore e Radio Fantastica), Alessandro Spina Italian-Music Artista, Raffaele Stefanelli Radio MusMea – Augusta, Ettore Tortorici, direttore artistico Radio Video Mediterraneo, Roberto Troina Radio Studio Centrale, Giuseppe Ursino Imprenditore che ha sposato il progetto del Tavolo per le imprese di Catania, Sandro Vergato direttore commerciale di Radio video Mediterraneo, Alfio Vinci Radio Elleuno.

Hanno assistito al Meeting anche giovani che si trovano alle prime parole audio, e stanno cercando di inserirsi nel mondo Radiofonico. A tal proposito, è interessante un’altra iniziativa di Ubaldo Ferrini e Paola Quattrocchi, “Radio Academy”. Per chi ama la Radio e Vuole Fare la Radio. Il 14 Novembre presso i Viagrande Studios, parte Ufficialmente Radio Academy (Accademia Radiofonica) che propone tramite corsi, per coloro che  non hanno  ancora esperienza, intermedi, professionisti, di migliorare ed affinare le competenze dei partecipanti con l’ausilio di seminari ed incontri, con stimati operatori del settore. Sarà possibile partecipare a live, eventi e conferenze che permetteranno di testare, confrontare e consolidare le proprie attitudini e conoscenze.
Chi volesse iscriversi o avere info chiami Viagrande Studios tel 095/7901080.
Per chi ama la Radio e Vuole Fare la Radio!!!!! Previsti anche stage effettuati direttamente presso gli studi di prestigiose radio siciliane.

Il Meeting si è concluso con pareri diversi. Grazie ad Ubaldo e Paola che hanno voluto fortemente incontrare i vecchi ed i giovani colleghi per discutere e confrontarci, parlando  di un ambiente radiofonico nuovo ormai,  per quanto riguarda la comunicazione, un nuovo modo di fare la radio, una nuova era dove il vecchio oggetto è stato messo da parte, per offrire un servizio diverso a chi ascolta. Primo fra tutti, quello di inserire oltre l’audio la parte visiva, e quindi la Radio in TV, poi anche la Radio sul Web. Sicuramente non si riprodurrà una semplice programmazione, ma si dovrà necessariamente offrire agli utenti più servizi, rispetto a quelli di una trasmissione ascoltata via etere.

L.S.

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